giovedì 31 ottobre 2013


RELAZIONE PRESENTATA AL SEMINARIO “IL CORPO E IL SACRO” SVOLTOSI AD ASOLO A GIUGNO 2013, ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI ECOBIOPSICOLOGIA.

Una premessa. Ho scelto di sviluppare questo argomento perché l’Angelo Caduto è tendenzialmente un tema associato al “corpo e alla dimensione materiale” della vita, dimensioni  sacre che racchiudono in sé un “sapere” numinoso e abissale tendente a rivelarsi  sul piano della coscienza. Tale manifestazione avviene appunto nella “realtà del sacro” mediante gli “intrecci” delle analogie e del simbolo. Tale riflessione è il tentativo di rispondere alle seguenti domande: qual è il significato del mito  di Lucifero? Cosa rappresenta? Qual è la sua funzione? Quale rapporto esiste con il tema della conoscenza e della materia?
La trasformazione della coscienza verso uno stato  neghentropico di maggior ordine e complessità  implica il confronto, mediato dal simbolo, con immagini  archetipiche o con situazioni “stra – ordinarie”, cioè fuori dall’ordinario  spazio – tempo dell’Io (ad esempio i rituali). Queste “realtà” archetipiche e trascendenti  si manifestano simbolicamente anche nelle narrazioni mitologiche che descrivono il Tempo e lo Spazio dell’irruzione del Sacro.  È attraverso una visione metafisica della vita che la mente umana può accedere alla conoscenza dell’origine del mondo e dell’uomo stesso. Sul piano operativo si tratta di “affacciarsi” al “Mundus Imaginalis” integrando il metodo osservativo tipico della scienza attuale con il metodo del simbolo e dell’analogia vitale che apre alla percezione dell’ineffabile, del mistero e degli archetipi.
L’ermeneutica ecobiopsicologica recupera però non solo l’ultravioletto del subconscio creativo spirituale (della visione junghiana) maanche contemporaneamente l’infrarosso della filogenesi, cioè l’evoluzione  del corpo, e della materia in generale, considerate  come manifestazioni  simboliche concrete della totipotenza numinosa dell’Archetipo creatore (Coscienza Cosmica) . Il metodo analogico lo ritroviamo operante nel pensiero magico – religioso  il quale più che sul principio di causalità o di non contraddizione si regge sulla regola delle corrispondenze analogiche. A partire dal dato percettivo sensibile si crea un’apertura verso la vera Realtà che può tuttavia essere solo immaginata: la realtà trascendente e numinosa della Coscienza Cosmica; potremmo dire la Realtà analogica del Sé. È a partire da questa modalità unificante di pensiero  e di sentimento che per la mentalità arcaica il mondo diventa  ordinato cioè un Cosmo Sacro.
Da queste premesse ci muoviamo per esplorare il mito dell’ Angelo Caduto cominciando dai riti di iniziazione dove egli appare sottoforma di aspetti demoniaci diversificati strettamente legati alla concretezza della natura. Per poi accedere a quel Mondo delle immagini dove l’attività di archetipo  si esprime nella sua  simbologia specifica.

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